All’interno del settore produttivo le industrie e le fabbriche utilizzano molto spesso le scale industriali, dispositivi che sono indispensabili in alcune lavorazioni.
Basti pensare alle aziende che hanno delle cisterne con botola e dispositivi di controllo posizionati in cima, oppure le imprese che lavorano su progetti come macchinari edili dalle dimensioni elevate per cui c’è bisogno di una scala per riuscire a effettuare le rifiniture in cima alla macchina.
Non tutte le scale sono uguali e per questo motivo in un’impresa sono in vigore alcune disposizioni normative in materia di scale industriali. In questo articolo cercheremo di approfondire la questione nel dettaglio, vedendo insieme quali sono le normative di riferimento, grazie anche all’aiuto e alle informazioni preziose che ci ha fornito Creda (potete visitare il sito web ufficiale cliccando su https://creda360.com/), azienda con sede a Milano specializzata nella progettazione di scale e parapetti industriali.
Qual è la normativa di riferimento in Italia e in Europa per le scale industriali?
In Italia la normativa a cui si fa riferimento è il Decreto Ministeriale del 14 Gennaio del 2008 (in questa pagina potete consultare il testo ufficiale) che fornisce tutti i requisiti per progettare, realizzare ed installare una scala industriale, nonché le caratteristiche relative alla sicurezza che deve possedere.
A livello europeo, invece, la normativa a cui si fa riferimento è la norma EN 131, di cui potrete approfondire i dettagli e il testo ufficiale su questo sito web, che si fonda a sua volta sulla norma EN ISO 14122. Qui si danno disposizioni in materia di larghezza minima, la pedata e la distanza dei gradini, nonché la pendenza massima.
Quali sono i requisiti strutturali e di sicurezza che deve avere una scala industriale?
In merito ai requisiti per la progettazione e la sicurezza dell’utente, che normalmente è un lavoratore, bisogna rispettare i seguenti punti:
- Indicazione del carico massimo: il produttore ha l’obbligo di indicare il carico massimo consentito, che si basa sulla tipologia di scala, il materiale impiegato e le sue dimensioni;
- La resistenza all’incendio: nel caso un incendio divampasse in azienda, le scale devono riuscire a resistere per dare la possibilità di evacuare in tempo l’edificio. Anche questo valore viene stabilito sulla base del progetto;
- La resistenza all’usura e al vento: la scala deve resistere all’usura nel tempo e a anche ad eventuali sollecitazioni che possono essere causate dal vento in ambiente esterno
Questi aspetti sono sempre subordinati alla progettazione del dispositivo, al materiale impiegato e al fine di utilizzo e devono essere indicati dal produttore in fase di vendita e installazione.
Quali sono i criteri strutturali utilizzati nella progettazione di una scala industriale?
Per fare in modo che la scala rispetti i requisiti menzionati in precedenza, troviamo alcuni criteri che devono essere seguiti in fase di realizzazione del dispositivo.
I gradini e le pedate devono avere rispettivamente un’altezza minima di 17 centimetri e un’ampiezza minima di 25 centimetri. Inoltre la larghezza della scala non può essere inferiore agli 80 centimetri nel caso di una sola rampa, mentre a 90 cm nel caso sia costruita su più rampe.
Deve essere presente una segnaletica e un’illuminazione idonea per garantire la sicurezza di chi utilizza la scala, mancorrente su un lato (nel caso di scale con rampa un solo lato, nel caso di scale a chiocciola su due lati) e la pendenza massima che viene consentita è di 42°.