Quando la costruzione è riconosciuta come un bene?
La costruzione di un muro può considerarsi arte o cultura? Nell’articolo di oggi vogliamo interrogarci sul seguente argomento, prendendo come spunto di riflessione il riconoscimento dei muretti a secco come patrimonio Unesco.
Ammettiamolo: all’inizio ci siamo tutti sentiti confusi e sbigottiti davanti alla scelta dell’Unesco di rendere i muretti a secco Patrimonio dell’Umanità. Ebbene sì, per chi non lo sapesse questa particolare tipologia di costruzione è entrata a far parte dei siti Unesco di diversi paesi del mondo.
Al momento sono numerose le nazioni che hanno presentato la candidatura ricevendo un esito positivo: tra queste troviamo il nome dell’Italia, assieme a quelli di Croazia, Francia, Grecia, Slovenia, Spagna e Svizzera.
Come dicevamo, all’inizio la notizia ha (comprensibilmente) suscitato scalpore (e anche una certa indignazione). Eppure oggi i motivi per i quali la costruzione dei muretti a secco è considerata arte sono ben chiari. Proviamo a capire di più.
Un’importante riflessione
Il fatto che così tante persone si siano stupite della scelta viene da una tendenza piuttosto comune: quella di non saper davvero apprezzare ciò che abbiamo sotto gli occhi. Siamo abituati a credere che l’arte debba essere inaccessibile e che le cose preziose debbano avere origini remote. L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Cultura e la Scienza ci insegna – ancora una volta – che non è così.
Quali sono le ragioni?
I muretti a secco sono entrati a far parte dei patrimoni Unesco per una ragione ben precisa. Stando a quanto dichiarato dall’Organizzazione stessa, essi entrano in rappresentanza di un legame autentico e armonioso tra uomo e natura. La pratica alla base di questa costruzione viene infatti eseguita nel pieno rispetto e con il supporto dell’ambiente. Inoltre, i muretti a secco hanno anche un ruolo cruciale nella salvaguardia dello stesso: essi svolgono una funzione necessaria nella prevenzione delle valanghe o delle frane, rivelandosi estremamente utili in caso di alluvione.
Altra ragione poi è legata alla tradizione: è questo il caso della regione Puglia, che ha presentato la sua candidatura sottolineando il ruolo dei muretti a secco all’interno della cultura locale.
La costruzione di questi piccoli schieramenti di pietra è infatti parte dell’assetto urbano pugliese e anche della sua storia. Per questo ad essa viene riconosciuto il valore di una metodologia raffinata e antichissima.