Economia e FInanza

Lavoro intermittente: come assumere i propri dipendenti rispettando il ccnl del commercio

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Quando parliamo di lavoro intermittente ci riferiamo a quel contratto in cui un lavoratore manifesta la sua disponibilità, quindi dà l’ok a poter lavorare per qualcuno- un datore di lavoro – però in modalità flessibile. Riflettendoci lo dice la parola stessa, “intermittente”, quindi incarichi di lavoro discontinui e non costanti.

Il famoso “lavoro a chiamata”, per farla breve; c’è da sapere che anche in questo caso si può lavorare sotto contratto, a regolamentarlo è proprio il CCNL – contratto collettivo nazionale – riferendosi al Decreto Legislativo 276/2003 da articolo 33 – 40.

Un lavoro subordinato sì ma a chiamata, e ci possono essere due tipi di contratto:

  1. Indennità di disponibilità: corrisposta dopo che il dipendente dichiara e conferma la sua disponibilità a svolgere il lavoro richiesto ad ogni chiamata del datore.
  2. Senza indennità di disponibilità: non ci sono obblighi, né a corrispondere il pagamento né a rispondere alla” chiamata” in maniera positiva, poiché il lavoratore non ha vincoli con il datore.

Un contratto di lavoro discontinuo quindi e, per far sì che venga comunque rispettato, solo alcuni soggetti possono farne parte. Chi sono?

  • qualsiasi lavoratore privo di restrizioni;
  • Un’impresa che però rispetta la normativa e la sicurezza sui luoghi di lavoro.

Non possono parteciparvi i dipendenti della Pubblica Amministrazione.

Il più delle volte questo tipo di contratto a chiamata viene proposto da chi, per sé e la sua azienda, non ha bisogno sempre di un lavoratore. Per fare qualche esempio: come coprire i turni nel fi settimana o le ferie di qualcuno, solo un periodo dell’anno preciso, (vacanze estive, natalizie) ecc.

Possono essere chiamati anche giovani disoccupati o pensionati, che per necessità o semplice tornaconto, voglio fare quella determinata attività.

Il contratto collettivo nazionale per il lavoro, il CCNL appunto, a chiamata o intermittente, serve quindi a tutelare quei lavoratori occasionali come se fossero dipendenti a tempo indeterminato.
Dopo aver stabilito la paga oraria, sono previsti anche il trattamento previdenziale e retributivo proprio come avverrebbe in una classica assunzione.

Ma anche per il lavoratore ci sono regole.
Se vincola la sua disponibilità deve obbligatoriamente informare subito il suo datore qualora non potesse lavorare.

Per un’assenza giustificata non ci sono particolari provvedimenti, ma il capo può sempre sciogliere il contratto quando vuole.