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Le colline del Prosecco sono Patrimonio Unesco! Scopriamole insieme

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Perché le Colline del Prosecco sono Patrimonio Unesco?

Se siete giunti fin qui è perché, con molta probabilità, vi siete trovati assillati da un dubbio amletico. Le colline del Prosecco sono Patrimonio Unesco? E se sì, come mai?

Il Prosecco è un’etichetta di vino bianco – spesso confuso con la qualificazione di spumante – servito perlopiù durante gli aperitivi in compagnia o quando abbiamo qualcosa da festeggiare.

Un po’ di tempo fa fu diffusa la notizia che le colline di Conegliano e Valdobbiadene, che si trovano in provincia di Treviso, fossero state riconosciute come Patrimonio dell’Umanità.

Quanto c’è di vero? Vi togliamo subito il dubbio: conosciute anche come colline del Prosecco, quelle di Conegliano e Valdobbiadene sono oggi il 55esimo sito Patrimonio dell’Umanità dell’Italia: quest’eccellenza made in Italy è in effetti un grandissimo orgoglio per il Bel Paese, che ha sempre fatto della vitivinicoltura un proprio fiore all’occhiello.

Le colline del Prosecco sono state inserite nell’elenco il giorno 7 luglio 2019. Ma quali sono le reali motivazioni dietro questa scelta? Proviamo a fare un po’ di chiarezza sulla questione.

La storia

La candidatura delle Colline del Prosecco era stata avviata nel 2008, quando il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg ne aveva già promosso ampiamente le qualità, il valore storico e culturale. Nello stesso anno, esse sono state iscritte alla Lista delle proposte del Ministero dei Beni culturali.

Le motivazioni

Le motivazioni dietro al riconoscimento sono legate al potenziale del luogo e alla sua volontà di resistere ai cambiamenti del tempo. Le Colline del Prosecco rappresentano infatti un paesaggio di “cultura”, in quanto in esso trovano sede l’impegno e lo studio dei viticoltori italiani che l’hanno reso quello che è oggi. Le colline entrano quindi in questo caso in rappresentanza di una tradizione e di un pratica – appunto la viticoltura – orgogliosamente italiana.

Il territorio che intercorre tra le Dolomiti e la città di Venezia, è infatti da tutelare come patria dei tanti viticoltori che pe generazione e generazioni hanno operato qui. Grazie alla tenacia e alla vocazione di ognuno di questi professionisti, il paesaggio ostile delle Colline del Prosecco possono oggi aprirsi in uno spettacolo naturale senza eguali. Esso è oggi dimostrazione tangibile di quanto importante sia la conservazione e la salvaguardia della cultura e della storia di ogni nazione.